Jazmina Barrera, Punto croce
12 Giugno 2023 Off Di Fabio DavidJazmina Barrera è una scrittrice nata a Città del Messico vincitrice del premio Latin American Voices nel 2013 con il suo libro di saggi dal titolo Cuerpo Estrano.
Della stessa autrice, la casa editrice La Nuova Frontiera ha pubblicato in lingua italiana nel 2021 Quaderno dei fari, nel 2022 La Linea Nigra e nel 2023 Punto croce.
“Mia nonna usava sempre il ditale. Aveva imparato a ricamare da sua zia, nel paese dello Yucatàn in cui era cresciuta. Aveva scoperto i ditali quando si era trasferita a Mérida e ne era rimasta estasiata. Diceva che i ditali, le macchine da cucire e le lavatrici le avevano cambiato la vita. Io non mi sono mai abituata al ditale, ma a un certo punto avevo dei calli sulle dita a furia di ricamare e se mi pungevo non sanguinavano, l’ago non perforava la pelle. Citlali rideva nervosamente quando la invitavo a pungermi, per dimostrarle la consistenza dei miei calli. Ricordare la sua risata mi fa ridere, ma mi contengo per non svegliare mia figlia, che dorme nella stanza accanto mentre ricamo il suo nome sul grembiule che ci è stato chiesto per il primo giorno di sucola”.
Titolo: Punto croce
Autore: Jazmina Barrera
Link: https://www.lanuovafrontiera.it/prodotto/punto-croce/
Casa editrice: NF la Nuova Frontiera
Pubblicazione: prima edizione in lingua originale 2021 con il titolo Punto de cruz da Indent Literary Agency; prima edizione italiana 2023 con il titolo Punto croce, casa editrice NF La Nuova Frontiera
Pagine: 208
ISBN: 978-88-8373-439-7
Citlali, Mila e Dalia sono tre ragazze diverse fra loro, accomunate da un’amicizia nata fra i banchi di scuola e dalla passione per il cucito.
Dopo essersi perse di vista, ormai donne adulte, si trovano ad affrontare la morte improvvisa di Citlali che le porta a ripensare ai primi viaggi fatti assieme, vissuti come momenti di cambiamento e di crescita personale ma anche di sofferenza e riflessione.
Jazmina Barrera con uno stile narrativo chiaro consente al lettore di sentirsi parte del racconto emozionandosi con le protagoniste, soffrendo con loro per la perdita e il senso di colpa di non esserci state.