Luigi Nacci, I dieci passi dell’addio
22 Agosto 2024Luigi Nacci, scrittore classe ’68 è insegnante, giornalista e guida ambientale escursionistica, ha coniato la “filosofia della viandanza” ponendo al centro della sua vita la scoperta di antiche vie e di nuove, condividendo questa esperienza con il prossimo.
Dopo aver pubblicato alcuni volumi di versi e saggi narrativi come Alzati e Cammina (Ediciclo 2014) e Viandanza (Laterza 2016), solo per citarne alcuni, pubblica con la casa editrice Einaudi a giugno 2024 il suo primo romanzo, I dieci passi dell’addio.
“C’era un bar, anche quello senza nome, con un cortile esterno. Ci sedemmo fuori nonostante il gelo. Mi diede il quaderno e sorrise. Fu così che iniziò. Non ordinammo un caffè, ordinammo vino. Si alzò il vento. L’oste ci chiese se eravamo sicuri di restare fuori, e noi dicemmo all’unisono di sì, che non si preoccupasse, e che se voleva chiudere e andare a casa ci avrebbe potuto lasciare il vino e avremmo sistemato noi i tavoli. Lo dicemmo come si dice qualcosa spinti dalla gioia. Da una forza che ti scalda e aumenta la tua vita. Nessuno avrebbe potuto dirci di no. Eravamo troppo vivi per avere a che fare coi no. L’oste rientrò e poco dopo uscì con una bottiglia. La stappò e disse: Bevetela alla mia salute, questa la offro io.”
Titolo: I dieci passi dell’addio
Autore: Luigi Nacci
Casa editrice: Einaudi
Pubblicazione: giugno 2024
Pagine: 128
ISBN: 978-88-06-26-346-1
L’amore che riempie l’anima, l’amore di una vita, l’amore verso una donna che non finisce nonostante la fine di una relazione, l’amore come parola chiave di un percorso emozionale.
Luigi Nacci scrive un romanzo che è un resoconto lucido, malinconico e triste del percorso che caratterizza la fine di una storia di coppia, distinguendo in dieci passi il tempo della separazione e del distacco.
La casa che si trasforma in un bivacco, il senso della quotidianetà stravolto dall’assenza della donna amata, nella consapevolezza di essere stato la ragione dell’inizio della crisi e il motivo della fine.